Act your wage: comportati in base al tuo stipendio

Svolgere solamente le mansioni per le quali si è pagati

Similarmente al quiet quitting, l’acting your wage ha come conseguenza la diminuzione dell’impegno del dipendente nella propria azienda. Ciò che lo differenzia dal primo è il fatto che il dipendente esprime molto più chiaramente la propria indisponibilità a svolgere delle attività non giustificate da un compenso adeguato.

Questo stile comportamentale non equivale ad “svolgere male il proprio lavoro”, anzi è un modo per dare valore alla propria presenza nell’organizzazione. Se l’impegno addizionale non si riflette sullo stipendio, i lavoratori non faranno straordinari e non si prenderanno responsabilità aggiuntive.

Si contrappone infatti alla hustle culture, lo stile di vita che mette al centro dell’esistenza delle persone il loro impiego e che giustifica la richiesta di essere continuamente reperibili.

In sintesi l’Act your wage stabilisce dei confini tra ciò che un datore di lavoro può chiedere o no al suo dipendente.

Acting your wage: le cause

La disillusione e la sfiducia, soprattutto da parte dei giovani, per il mondo del lavoro è innegabile e in una certa misura comprensibile. La crisi finanziaria del 2007-2008, le guerre e la pandemia hanno portato ad un clima instabile che ha impedito alle nuove generazioni di vivere una vita caratterizzata da ottimismo e certezze, a differenza di quella dei propri genitori. Per questo motivo le persone sentono la necessità di coltivare altri aspetti della vita oltre alla carriera, come la famiglia, gli amici e la propria salute.

I pro e i contro

Imporre dei limiti può giovare alla propria salute mentale sul posto di lavoro. La sopracitata hustle culture viene spesso premiata a discapito di chi, per predisposizione personale o per situazioni private, non può andare oltre le mansioni richieste senza mettere a rischio la propria salute.

Tuttavia l’act your wage è una soluzione estrema che non può essere utilizzata come risoluzione definitiva ai conflitti aziendali. Questo approccio al lavoro alimenta la mentalità “dipendenti contro superiori” che spesso porta ad un peggioramento del clima organizzativo.

I consigli per un azienda che sta affrontando l’act your wage

Come dipendente, se ne hai la possibilità, dimostra il tuo coinvolgimento nei confronti dell’azienda. Se pensi di non essere notato o di essere sottovalutato comunica sinceramente i tuoi dubbi e osserva la risposta dei tuoi superiori.

Se niente sembra funzionare, prendi consapevolezza della tua situazione e comincia a guardarti intorno.

Come azienda bisogna iniziare dal clima organizzativo. Non è banale dimostrare gratitudine ed apprezzare gli sforzi di ogni dipendente. Inoltre è necessario dare significato ed importanza a ciascuna mansione, la visione di insieme aiuterà a motivare ogni individuo.